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Andalusia in van: itinerario di 7 giorni per un viaggio on the road

  • Immagine del redattore: Claudia
    Claudia
  • 10 lug
  • Tempo di lettura: 11 min

Stai programmando un viaggio in Andalusia on the road?

In questo articolo troverai un itinerario di 7 giorni con partenza e ritorno da Malaga, pensato per scoprire i luoghi più autentici e spettacolari del sud della Spagna.


Scatto on the road dell'Andalusia

L'Andalusia è la meta perfetta per un viaggio di una settimana on the road in van e se per te è la prima volta potrai cimentarti in un'esperienza nuova spingendoti al di fuori della tua comfort zone.


Ovviamente lo stesso itinerario è percorribile anche in auto ma a questo punto è doverosa una premessa.


Se la tua scelta ricade sul van, devi sapere che i ritmi di viaggio saranno un po' più rilassati (non male in questa vita sempre così frenetica!) perché dovrai mettere in conto i tempi tecnici per i check in nei campeggi, il carico/scarico di acque chiare (pulite) e, più in generale, per godere un po' di quella tanto auspicata quanto irraggiungibile "van life" insieme agli altri campeggiatori. E' buona prassi, infatti, arrivare nei campeggi quando ancora c'è luce per avere più agio in tutte quelle piccole operazioni da fare prima di andare a dormire (come predisporre l'ambiente per la notte, collegarsi alla corrente e/o fare una doccia).

Normalmente per cena puoi decidere di preparare qualcosa di veloce sul van o ordinare da asporto se la zona in cui campeggi è coperta dal servizio.


Foto scattata con drone dei vigneti andalusi

Di fatto 7 giorni per esplorare l'intera Andalusia non sono poi così tanti ma se seguirai il mio itinerario potrai goderne la bellezza e il fascino della cultura andalusa, anche senza andare troppo di corsa!

Dalla bella Malaga con la sua Alcazaba raggiungerai l'estremità meridionale della penisola iberica (Gibilterra) e proseguirai nella patria dello sherry (Jerez de la Frontera) fino a toccare la cosmopolita Siviglia per poi ammirare la Mezquita di Cordoba fino a raggiungere i piedi della montagne della Sierra Nevada per contemplare la storica Alhambra di Granada e tornare nuovamente a Malaga non prima di aver fatto una veloce tappa nella bella e ancora poco conosciuta Antequera.



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Premesse e consigli


Questo itinerario inizia e finisce da Malaga, ma può essere tranquillamente percorso anche atterrando a Siviglia. Entrambe le mete sono raggiungibili dall'Italia da compagnie low cost come Ryanair. Ad ogni modo è buona prassi comprare i biglietti con largo anticipo perché i voli non sono poi così economici, soprattutto se si atterra a Siviglia.


Se cerchi una compagnia online con la quale noleggiare il van, ti consiglio Roadsurfer. Dopo averla testata, i punti di forza di questa compagnia sono la gentilezza del personale e in generale la qualità del servizio.


Se seguirai il mio itinerario ti aspetta una distanza di circa 850 km, che in media è percorribile in 10 ore di viaggio, quindi direi piuttosto fattibile per un viaggio di una settimana.


I periodi migliori per un viaggio in van in Andalusia sono le stagioni intermedie (primavera e autunno) dove le temperature sono più miti, le piogge contenute e il caldo non è asfissiante.

Io sono andata a maggio 2025 e ho trovato delle temperature piuttosto atipiche rispetto agli anni passati, così come mi hanno confermato ben due sivigliani conosciuti in viaggio. Abbiamo trovato temperature fresche con dei giorni di pioggia e vento.

Proprio per questo ti lascio un consiglio che potrà sembrare banale ma è sempre utile ripetere: vestititi a cipolla e porta sempre con te una giacca a vento, potrà tornarti utile quando meno te lo aspetti!


Paella di mare andalusa

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Giorno 1: Malaga, Estepona, Gibilterra


Dall'aeroporto di Malaga ritira il van e punta il navigatore in direzione Gibilterra con una tappa intermedia: Estepona. Quest'ultima, al contrario della più turistica ed internazionale Marbella, è più rilassata e vivibile, con il suo centro storico pieno di case variopinte e viuzze strette, adornate con vasi colorati e gerani fioriti. Un paio d'ore saranno sufficienti per una veloce passeggiata lungo le Piazze e un giro tra i suoi negozi di prodotti tipici.


E' giunto il momento di muoversi in direzione della Rocca di Gibilterra che dai suoi 426 metri di altezza domina lo stretto di Gibilterra, il punto di incontro tra l'Europa e l'Africa.

Essendo una colonia britannica, non è possibile superare il confine iberico con il van (o l'auto) ma è necessario parcheggiare subito prima della frontiera. A non troppa distanza da quest'ultima c'è il Parking Santa Barbara: puoi parcheggiare quì e andare a piedi verso la dogana fino ad attraversare anche la pista dell'aeroporto.

Una volta superati i controlli, puoi prendere l'autobus per avvicinarti alla zona della rocca. Traffico permettendo, la tua meta dista circa 15 minuti.


Prendi ora la Cable Car, la funivia che conduce alla cima della Rocca di Gibilterra.

Prima di salire, assicurati che in cima alla Rocca ci sia abbastanza visibilità. Purtroppo il clima britannico di fatto non aiuta: a causa della frequente combinazione di pioggia e vento spesso ci si trova inghiottiti in banchi di nebbia che ostacolano di parecchio la visibilità.

Tieni d'occhio anche gli orari: l'ultima corsa in salita è alle 19:15 e l'ultima in discesa è alle 19:45.

Se viaggi con bambini piccoli, prediligi fascia o marsupio piuttosto che passeggino: il percorso risulterà più agevole.

In cima alla rocca ci saranno simpatiche scimmie ad attenderti che è sempre meglio tenere a distanza seguendo le solite accortezze come non mangiare snack o utilizzare oggetti che possono attirare la loro attenzione.

Se il meteo è dalla tua parte, potrai ammirare un bellissimo panorama a 360 gradi della catena montuosa dell'Atlante, dello stretto con il passaggio delle navi e le coste atlantiche di Spagna e Marocco, avvolte nella foschia.


Prima di raggiungere il campeggio per la notte puoi visitare il centro storico di Gibilterra, con la Grand Casemates Square piena di ristoranti e gente che passeggia per poi proseguire sull'iconica e famigerata Main Street. Capirai subito di essere in suolo britannico e potrai persino vedere le famose cabine telefoniche rosse!

L'unico lato negativo è il clima: vento e pioggia sono molto comuni durante tutto l'anno!




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Giorno 2: Jerez de la Frontera, Siviglia


Il secondo giorno di questo itinerario in Andalusia è dedicato alla scoperta di Jerez de la Frontera, una meta spesso sottovalutata ma davvero affascinante.

Il centro storico è a misura d'uomo ed è molto bello perdersi tra i vicoli e le piazze adornate da grosse palme. Di seguito le tappe immancabili della tua giornata.


1) Cattedrale di Jerez de la Frontera

La Cattedrale di Jerez de la Frontera è realizzata in perfetto stile barocco e le sue origini risalgono alla fine del XVII secolo. Poiché la sua costruzione si è protratta per circa 80'anni, la Cattedrale è stata influenzata con il tempo da diversi stili, oltre al baracco anche il gotico e il neoclassico. Con l'acquisto del biglietto è compresa l'audioguida, disponibile anche in italiano, che ripercorre la storia della Cattedrale. Alcune parti sono forse un po' ridondanti ma puoi saltarle e passare ai punti successivi.


Cattedrale di Jerez de la Frontera

2) Alcazar di Jerez de la Frontera

Se vuoi assicurarti una visita dell'Alcazar di Jerez de la Frontera ti consiglio di programmarla in mattinata a causa dei suoi orari di apertura/chiusura. Non è necessario prenotare la visita in anticipo e nel costo del biglietto è possibile scaricare l'audio tour gratuito mediante la scansione del QR code che troverai vicino all'ingresso.

Come gran parte dell'architettura storica dell'Andalusia, anche qui l'influenza moresca è subito evidente agli occhi dei più esperti.

Ho trovato interessanti l'enorme frantoio e l'antica farmacia con la sua ampia esposizione di erbe officinali e strumenti chirurgici dell'epoca.


Alcazaba di Jerez de la Frontera

3) Certosa di Santa Maria de la Defensión

La Certosa di Santa Maria de la Defensión è considerato uno degli edifici di maggior valore artistico della provincia di Cadice. Si tratta di un'antica cattedrale dove all'interno sussiste tutt'oggi un convento di clausura aperto solo in orari di culto. Tuttavia è sempre possibile ammirare da fuori la facciata e la struttura architettonica della Certosa. Io non sono riuscita ad arrivare per tempo ma dalle informazioni raccolte in rete sembra sia possibile accedere all'interno della Certosa per la messa alle ore 8 del mattino e di poterla ascoltare dietro ad una grata.


4) Assistere ad un'esibizione equestre

Non bisogna necessariamente essere degli appassionati di cavalli per assistere ad uno spettacolo dove vengono esaltati la bellezza e l'eleganza dei cavalli da un lato e la bravura dei cavalieri dall'altro. Puoi fissare la visita qui. Sarà molto divertente.


5) Visitare le cantine dello Sherry

Oltre che per la sua tradizione equestre, Jerez de la Frontera è famosa per il brandy di Jerez (o sherry). Non perdere l'occasione di scoprire la storia e il processo di produzione di questo vino liquoroso spagnolo.

Ci sono diverse cantine che propongono tour guidati con degustazione. Se sei alle prime armi, puoi prenotare una visita alle Bodegas Tío Pepe direttamente dal loro sito.

Di fatto l'azienda è uno dei maggiori produttori di sherry e brandy in Europa e l'attenzione della guida è incentrata prima (e più approfonditamente) sulla storia familiare, poi (in modo più marginale) sul processo produttivo.

Segue poi una breve e piacevole sessione di degustazione.

Se sei amante dello Sherry e cerchi una visita più approfondita e professionale ti consiglio di optare per il tour presso la Bodegas Lustau, anche in questo caso prenotabile direttamente sul sito ufficiale.




Prima che faccia notte salta in van e dirigiti in direzione di Siviglia.



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Giorno 3: Siviglia


Il tuo terzo giorno in Andalusia sarà tutto incentrato sulla visita di Siviglia, capitale dell'Andalusia, sempre amata da grandi e piccoli per i suoi monumenti storici di raffinata bellezza e la sua accoglienza calorosa e amichevole.

Per scoprire cosa vedere a Siviglia in un giorno ti rimando al mio articolo dettagliato. Ho riservato per te un itinerario completo da fare a piedi.


Veduta con drone di Piazza di Spagna


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Giorno 4: Cordoba


Il giorno 4 sarà interamente dedicato alla scoperta di Cordoba, un vero e proprio gioiello dell'Andalusia incastonato tra Siviglia e Granada.


L'Área Autocaravanas Córdoba si trova a soli 15 minuti a piedi dalla Mezquita ed è un ottimo punto di partenza per parcheggiare il van.

Dal parcheggio e prima di raggiungere la Mezquita, la grande Moschea-Cattedrale nonchè la principale attrazione di Cordoba, passa attraverso la Puerta del Puente ed entra nel centro storico di Cordoba, un labirinto di strade che pullula di negozi, ristoranti e, ahimè, anche tanti turisti.


Prenota online l'ingresso alla Mezquita, un capolavoro architettonico unico al mondo che nasce come Moschea nel 785 per divenire poi Cattedrale circa 450 anni dopo. In pochi minuti puoi passare dal passeggiare nel bellissimo minareto con la sua cupola di marmo bianco fino ad arrivare a calpestare il suolo della navata della Chiesa che porta all'altare principale.


Mezquita di Cordoba

Prima di proseguire con la visita delle altre attrazioni puoi rilassarti con una passeggiata nelle vie del centro. Non sono vere e proprie vie ma piuttosto un labirinto di piccole stradine: qui troverai negozi, bar e ristoranti all’interno delle tipiche casette bianche in stile andaluso.


Viuzza del centro di Cordoba

Percorri Calleja de las Flores per scorci meravigliosi (è uno dei posti migliori per foto e video scenici) con la torre Mezquita che sembra sbirciare tra le pareti bianche rivestite di fiori.



Un po' spostato dal centro e a circa 10 minuti da Plaza de la Corredera, la piazza più famosa di Cordoba, c'è il Palacio de Viana, una delle più incantevoli residenze signorili di Cordoba risalente al quattordicesimo secolo. Qui è possibile ammirare alcuni dei bellissimi cortili fioriti tanto rinomati a Cordoba, abbelliti con cipressi, aranci e mirti. La sua proprietà nel corso degli anni è passata a diverse famiglie nobiliari fino ai marchesi di Viana che la tennero fino al 1980 per poi venderla ad una banca, attuale proprietaria.

 E' possibile visitare solo i giardini e i cortili o prendere un biglietto combinato per visitare anche l'interno con visite guidate in inglese. Puoi prenotare l'ingresso direttamente sul sito.



Tornando in direzione del parcheggio, l’itinerario procede verso il ponte romano sul fiume Guadalquivir, che, con i suoi tanti artisti di strada e musicisti, diventa ancora più suggestivo al tramonto. In prossimità del ponte ci sono tantissimi bar e ristoranti dove poter gustare delle ottime limonate fresche fatte in casa.


Ponte romano


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Giorno 5: Granada


Immagino che non starai più nella pelle: stamattina ti aspetta l'Alhambra, l'attrazione principale dell'Andalusia visitata da ogni parte del mondo da più di 2 milioni di turisti all'anno e dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

A discapito del suo nome (Alhambra Palace), l'Alhambra è un complesso costruito tra il 1200 e il 1300 diviso in 3 parti principali: i Palazzi Nazerios, il Generalife e l’Alcazaba.

Fu eretta per mano dei Nasridi, che governarono Granada negli ultimi secoli del controllo musulmano in Andalusia.

In seguito divenne anche la corte reale dei Re Cattolici, Isabella I e Ferdinando II.


Assicurati di acquistare i biglietti online molto prima di partire perché si esauriscono con settimane di anticipo e potresti arrivare alla biglietteria in loco e non poter accedere. I bambini sotto i 3 anni entrano gratuitamente all'Alhambra senza bisogno di riservare loro una prenotazione online, ma è comunque necessario, una volta arrivati sul posto, ritirare un biglietto gratuito per loro presso la biglietteria all'ingresso. Per adulti e bambini sopra i 3 anni d'età puoi comprare i biglietti direttamente dal sito ufficiale.

Per visitare tutto il complesso senza andare troppo di fretta ci vuole almeno mezza giornata.


Alcazaba, Granada

Puoi dedicare il pomeriggio alla visita del centro di Granada perdendoti per i suoi tanti edifici in stile nazari, i bagni arabi e il rinomato quartiere moresco di Albaicín.

Non perdere la visita alla Cattedrale di Granada, in stile gotico-rinascimentale e la Cappella Reale, adiacente alla Cattedrale e monumento cristiano più importante della città.


Cattedrale, Granada


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Giorno 6: Antequera


Continua il tuo viaggio in direzione Antequera, la città andalusa famosa per la sua ricchezza storica e naturale.

Per l'itinerario completo di un intero giorno ad Antequera ti rimando al mio articolo.



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Giorno 7: Malaga


Per il tuo ultimo giorno ti aspetta Malaga, conosciuta come la capitale della Costa del Sol.

Parti presto in modo di avere a disposizione l'intera giornata per visitare questa città molto spesso sottovalutata, nella quale spesso si soggiorna solo per fare il rinomato Caminito del Rey.


Inizia la giornata con la visita al simbolo di Malaga, l'Alcazaba. Si tratta del più grande monumento musulmano della città, costruito tra il 1057 e il 1063 sulle rovine di un precedente edificio di origine fenicia. La fortezza è ancora ben conservata e per visitarla interamente ci vorrà circa un'ora e mezza.

Se arrivi presto come ti ho consigliato, potrai evitare quanto più possibile code e tour guidati.

L'intero complesso è piuttosto arroccato con tanti piccoli scalini in sali e scendi: se viaggi con bimbi piccoli ricordati di portare una fascia o marsupio.


Terminata la visita, incamminati per le vie del centro fino a raggiungere la Cattedrale di Malaga, un mix di stile gotico, rinascimentale e barocco.


Fai poi un salto al Mercato Centrale di Atarazanas, il più importante della città e posto ideale per immedesimarti nella vita quotidiana dei suoi abitanti e magari assaggiare alcuni dei prodotti tipici locali.


Puoi dedicare il pomeriggio all'insegna dell'arte.

Come ben sai, Malaga è anche la città natale del pittore spagnolo Pablo Picasso. In pieno centro di Malaga è possibile visitare il Museo Picasso, che ospita all'interno opere meno note del pittore. L'intera visita dura circa un'ora anche se a mio parere l'organizzazione del percorso espositivo non è sempre chiara. Puoi acquistare il tuo biglietto qui.


Terminata la visita puoi trascorrere qualche ora porto nel Puerto De Malaga, dove potrai osservare yacht e imbarcazioni da diporto e visitare le numerose bancarelle, negozi e sale giochi lungo il molo.

Puoi anche riservare presso alcuni stand, il tuo posto in catamarano per vedere il tramonto sul mare accompagnati da musica e dj set.


Prima di rientrare non saltare un buon aperitivo in spiaggia in uno dei tanti Chiringuitos della Playa La Malagueta, la spiaggia più famosa di Malaga situata in pieno centro città.




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Andalusia in van: in quali campeggi dormire


Di seguito i campeggi scelti (e approvati) per quest'itinerario dell'Andalusia on the road.


  • Giorno 1: Camping Sureuropa - puoi prenotare compilando il format che trovi sul sito o mandando una e-mail. Normalmente rispondono in tempi rapidi per confermare la prenotazione.

  • Giorno 2 e 3: Camping Villson - per prenotare devi mandare una e-mail specificando le tue esigenze.

  • Giorno 4: Camping Albolafia - non è possibile prenotare in anticipo e per assicurarsi il posto si può arrivare nella fascia oraria dalle 12:00 alle 21:00.

  • Giorno 5: Camping Reina Isabel - anche questo campeggio è prenotabile direttamente dal sito. In termini di qualità dei servizi questo è tra tutto il campeggio migliore.

  • Giorno 6: Camping La Sierrecilla - prenotabile direttamente dal sito. Questo tra tutti è il campeggio più spartano e più isolato rispetto al centro città. Se arrivi prima di cena assicurati di comprare qualcosa da mangiare prima di arrivare a destinazione.


Attimi di van life


Un viaggio di 7 giorni in Andalusia in van non è solo un itinerario: è un'esperienza di libertà, scoperta e bellezza autentica. Se sogni un'avventura on the road tra paesaggi mozzafiato e cultura vibrante, l'Andalusia ti aspetta.


Hai già fatto un viaggio simile? Raccontamelo nei commenti o condividi il tuo itinerario ideale.

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